​LA RINUNCIA DI BENEDETTO XVI VISTA DAL FILOSOFO FABRIZIO GRASSO

DIO È STATO SCONFITTO?

La tempesta dopo la rinuncia di Benedetto XVI non è ancora conclusa, evidentemente. Lo dicono i giornalisti, pronti a strumentalizzare ogni parola del Papa emerito quale prurito anti bergogliano, inizia così l’ Autore, il quale cerca di ripercorrere ed analizzare il perché di questa scelta, che purtroppo ancora ad oggi molti non hanno certamente capito. 

Il Filosofo Grasso pone il quesito: realmente Benedetto XVI ha lasciato il ministero Pietrino? 

È possibile che ci siano secondo le disposizioni Canoniche due Papi regnanti? 
A creare confusione secondo l’Autore sono le parole di Gaswein :” non vi sono due Papi, ma de facto un Ministero allargato con un membro Attivo e uno Contemplativo.

Un Papa Politico e un Papa Spirituale, uno con la Verga e uno con lo Scettro.
Per questo Benedetto non ha rinunciato ne al suo nome né alla talare bianca”. Giustamente si pensa se il Papato istituito da Cristo è stato riformato o allargato, questo è quello che porta in risalto lo Scrittore. 
Ulteriori dubbi nascono dopo queste dichiarazioni, che lasciano spazio a tante interpretazioni tra teologi, e clero a seguire.

 

Nel cuore di tanti non si è potuti giungere ad una chiarezza interpretativa, teologica o canonista delle sue dimissioni. Tutto ciò ha creato un conflitto teologico e politico, che persevera sin dall’inizio del Pontificato di Francesco.
Pontificato che secondo Grasso nasconde ancora tante ombre.

Il Bianco e il Nero, Ratzinger e Bergoglio, sarà per molti l’eterno dilemma.
Che dire? Un libro avvincente, che rispecchia la realtà odierna in tutte le sue sfaccettature; merita di essere letto per trarne le giuste idee sull’attuale situazione Vaticana.

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