DA VILLA DELLA GIOIA A LUOGO DELLA DESOLAZIONE 

Da ben oltre quattro mesi, nella Cittadella di Maria, a Paravati, piccola comunità calabrese, la quale ha dato alla luce Natuzza Evolo, per tutti “Mamma Natuzza”, è divenuta luogo di desolazione.

Come possiamo non ricordare migliaia di pellegrini che ogni mese affollavano il viale un tempo Villa della Gioia? Eppure oggi sembrano essere lontani quei momenti dove trovavano ristoro quei molteplici Cenacoli di preghiera voluti dalla Madonna provenienti da ogni dove per ritrovarsi nella preghiera.

Il tutto celato da un velo senza pietà da un decreto diocesano. Eppure sembra strano sentirsi negare di ritrovarsi in un luogo Sacro per pregare, in altri tempi si sarebbe detto che fosse quasi come una persecuzione paleocristiana.

Ritrovarsi d’avanti la Madonna e non poter recitare il Rosario,  o soffermarsi qualche minuto difronte la tomba di Mamma Natuzza e dover pregare in silenzio per timore di non si sa cosa.

Cosa dire del Centro Anziani sito nella Fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime, al quale da mesi è stata tolta la possibilità a tanti ospiti di poter partecipare alla Santa Messa, anziani che non hanno colpa, se non l’unica di trovarsi in un periodo buio di questa opera mariana.

Probabilmente le ferite non si cicatrizzeranno facilmente da questo periodo senza il conforto della Santa Messa e del Sacrificio perpetuo che si celebra, perchè un corpo non può vivere senza nutrirsi come l’anima non può vivere senza il Sacramento Eucaristico nella Santa Messa.

Si parla tanto che tutto si stia risolvedo e che ci sia uno spiraglio di luce in fondo al tunnel, ma dire ciò sarebbe mera illusione se tanti non si rifugiassero nel conforto della preghiera e non sperassero in ciò, perchè di parole per tenere buoni gli animi ne sono state dette tante, ma di concreto è stato fatto ben poco per tornare a riaprire il culto a questa opera mariana.

Quello che pochi sanno che la Fondazione ha ad oggi difficoltà a far fronte economicamente al mutuo che è stato acceso per terminare molte opere, e la situazione potrebbe andare a picco se le cose non dovessero cambiare, perchè le preghiere aiutano ma le mani che operano non sono da meno.


I fedeli non hanno bisogno di concerti per tornare a sperare, ma di tornare a pregare, perchè nella preghiera trovano sollievo alle ferite che la vita infligge nell’anima e nel corpo.

A chi tanto è stato dato, tanto verrà chiesto, così come Gesù insegna, il padrone che vuole entrare nel Regno di Dio deve farsi servo, e con questo non mancheremo a rinnovare l’invito al Vescovo Luigi Renzo (Diocesi di Mileto – Nicotera – Tropea) come Buon Pastore, di essere servo e padrone del gregge che Dio gli ha voluto affidare. Padrone e custode della Parola di Dio, servo e strumento per la conversione dei cuori e delle anime.

E che lo Spirito Santo operi in Lei e nelle Sue opere in unità con i Suoi figli, sempre speranzosi in un Suo ripensamento.

 

Seguici su Facebook  (Qui)

Un pensiero riguardo “DA VILLA DELLA GIOIA A LUOGO DELLA DESOLAZIONE 

  1. E’ inutile rivolgersi a questo vescovo che pare vuole solo distruggere l’ opera di Natuzza. Benediciamolo continuamente, diciamo il santo rosario per la sua salvezza e per lui ascoltiamo la santa messa. Malediciamo i demoni (soltanto i demoni) che hanno operato in questa situazione e preghiamo perché il regno di lucifero sia distrutto. Consacriamo tutta l’ opera e i fedeli di Natuzza al Cuore Immacolato di Maria.

    "Mi piace"

Lascia un commento